Pagina (147/356)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Povera Marzia! La sveglia guerriera di Montevideo non ti desterà più per respirare le deliziose e balsamiche aure dell'aurora, per fiutare il marziale clangore dei campi di battaglia, ove armata del tuo moschetto, svelta come la gazzella dei campi Argentini(47) tu colpivi col calcio, sdegnando il ferro, le curvate spalle dei servi della tirannide.
     
     
     
      CAPITOLO XXXIX.
     
      L'AMORE.
     
      Che amore in Grecia nudo e nudo in Roma
      D'un velo candidissimo adornandoDepose in grembo a Venere celeste.
      (FOSCOLO).
     
      Sacerdotessa dell'amore! Immagine squisita dell'Infinito(48) - se l'Infinito potesse avere un'immagine! Capo d'opera dell'umana famiglia ed educatrice che ingentilisce questa rozza creta! - e che sarebbe senza di te il mondo, o donna? il mondo sconoscente a tanta grandezza dell'essere tuo? E tu!..... sciagurata nella tua bellezza, o dominatrice? Ingrata alla prodiga di te innamorata natura - ti prostri ai piedi d'un rettile ed a lui sacrifichi patria, marito, figlio, e sovente diventi una prostituta negli amplessi avvelenati del tentatore! Tale, - o donna, - del prete!
      E tale fu la contessa Virginia N... precipitata nella via di perdizione dal gesuita Corvo. - Bella, spiritosa, piena di nobili sensi; da giovinetta essa era una delle più splendide e preziose fra le bellissime figlie di Roma, e perciò condannata nella corruttissima metropoli alle brame disoneste dei porporati.
      Da quel giorno la venustà della contessa appassiva come il fiore sullo stelo al soffio malefico dello scirocco.
      Era ancor bella nei tempi da noi descritti, e felice il mortale che n'era beato d'un sorriso, ma le sue guance eran pallide, le una volta folgoranti sue luci eran languide, ed ogni atto della vezzosa persona, portava l'impronta del tedio, e segnava le tempeste della travagliata anima sua.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I Mille
di Giuseppe Garibaldi
Tipogr. Camilla e Bertolero
1874 pagine 356

   





Marzia Montevideo Argentini Grecia Roma Venere Infinito Infinito Virginia N Corvo Roma