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      Ogni volto, nella popolazione della grande metropoli, brilla di gioia, e chi vorrà turbare un istante di gioia di quest'animatissima gente, spiritosissima, che un segno de' neri suoi occhi vi racconta una storia di felicità e di sventure? Io no!..... Eppure, benchè io m'abbia l'aria di scrivere romanzi, io scrivo storia qui, e storia che non mi fu contata. Storia, sì! del mio popolo, della mia terra! da cui gli stolti vollero cacciarmi, e che mi caccerebbero a brano se a caso.....
      Mai dimenticherò nella vita, quel segno uno fatto coll'indice, con cui i due grandi popoli di Palermo e di Napoli, accennavano all'Unità della patria Italiana.
      Italia una!..... era scritto su quell'indice del popolano delle due capitali, che potevan dar sole, cento mila armati, per sostenere l'attuazione del desiderio sacro! E comunque si dica, Palermo e Napoli, la prima in maggio, e la seconda in settembre, hanno imposto coll'indice a cento mila Borbonici di ritirarsi, e furono ubbidite.
      Sì! veramente redento poteva essere questo povero popolo, se non avesse trovato sotto diversi colori gli stessi e più affamati mangiatori delle genti. - E redento, con più profitto di codesti privilegiati, se volessero anteporre la gentil voluttà d'esser pii, la maggior di tutte le mondane voluttà, alle miserabili libidini del ventre e delle lussurie!
      Lo ripeto: povero popolo! perchè non toglierlo dalla ignavia, in cui l'educarono venti generazioni di tiranni e di preti, l'una peggiore dell'altra? Esso depravato, esso corrotto, esso cresciuto all'infamia, e da chi?


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I Mille
di Giuseppe Garibaldi
Tipogr. Camilla e Bertolero
1874 pagine 356

   





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