Fior di Bacco corse a prenderne un gotto per modificare la sete cagionata dal lungo discorso, e Corvo s'incamminò verso il ponte levatoio, uscì dal forte e precipitossi per le vie di Napoli, onde abboccarsi coi magnati dei partitanti del Borbone, e preti e frati, e stimolarli a dar addosso agli eretici, nel gran giorno di vittoria dell'esercito liberatore. - Dico precipitossi, giacchè dal giorno della fuga di Marzia e dei trecento, egli non avea riposato, e di virulente natura com'era, Corvo trovò i piroscafi e le vie ferrate lentissime, perchè non lo portavano colla celerità del suo desiderio a vendicarsi di quei suoi nemici, che percorrevano in questo stesso periodo le cime dell'Apennino per dividere i pericoli e le glorie de' loro fratelli dell'esercito meridionale.
CAPITOLO XLIV.
LA CAMORRA.
Robbers all!
Gl'inglesi sono una gente graziosa: fra tante loro scoperte, troviamo anche il Robbers all! - Mi capitò in questi giorni un libro inviatomi da un amico d'Inghilterra, con tale titolo: Robbers all! - che tradotto nella bella lingua del sì, suona: Tutti ladri!
E se devo confessare ciò che vado imparando ogni giorno di più, credo che l'epigrafe del presente capitolo vada a capello al periodo che noi percorriamo. Dagl'imperatori ai soldati di finanza e dal papa al sagristano non sono essi tanti ladri?
Per governar bene, essi non abbisognano di tanti milioni, quei primi signori per la grazia di Dio: il loro superfluo è non solamente un furto ma un mezzo di corruzione.
I secondi signori, cioè dal marciapiede del trono in giù, e che servon di cariatidi allo stesso, non sono forse per la maggior parte birbanti che ingrassano alle spalle dei minchioni?
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I Mille
di Giuseppe Garibaldi
Tipogr. Camilla e Bertolero 1874
pagine 356 |
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