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      Non esiste il benchè minimo villaggio ove risiede un prete, che non sia un focolare di reazione, una scuola d'ignoranza e di tradimenti alla patria.
      Che lasci l'Italia i preti come sono oggi (1871) e che tenti di sostenere una guerra contro lo straniero, ed essa vedrà ciò che le succede con codesti assassini domestici. Nel periodo in cui scriviamo, la congiura clericale lavorava nell'ombra, a Napoli, in Sicilia, ed in tutti i paesi conquistati dalla rivoluzione, vicino ed a mezzogiorno della Metropoli; ma al settentrione di questa, ove esisteva tuttora l'autorità regia, e massime nelle vicinanze della frontiera romana, ardeva fierissima propaganda contro di noi, e codesti forti, ma ignoranti contadini, ovunque adunavansi per ostilizzarci.
      Corvo posò il suo quartier generale ad Isernia, città importante del Sannio, e di lì munito come era di pieni poteri da Roma e dal Borbone, ramificò la sua rete reazionaria in tutti i dintorni.
     
     
     
      CAPITOLO LIII.
     
      I TRECENTO.
     
      L'han giurato! li ho visti in Pontida
      Convenuti dal monte e dal piano;
      L'han giurato! si strinser la manoCittadini di venti città.
      (BERCHET).
     
      Noi lasciammo i protagonisti del nostro racconto, scampati dalle ugne pontificie ed incamminandosi verso l'Apennino coll'intenzione di seguitarne le vette, per discender poi nelle pianure Campane, a dividere coi prodi fratelli dell'esercito meridionale le gloriose battaglie che dovean decidere la caduta d'uno dei puntelli del dispotismo - e la rigenerazione sulle sue rovine di tanta parte di popolo italiano.


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I Mille
di Giuseppe Garibaldi
Tipogr. Camilla e Bertolero
1874 pagine 356

   





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