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      Avventossi come una furia nel più folto della moltitudine, e con una voce stentorea esclamava: «Quello è mio figlio!... mio figlio! mio figlio!» ed alle parole accompagnando le busse, giunse fino al giovine, che strinse nelle sue braccia e coprì col nerboruto suo corpo.
      Essa era stata veramente la balia del giovine - lo amava come figlio - ed ebbe la fortuna di salvarlo.
      Che dolore sarà stato quello di Pisacane, uno degli eroici difensori di Roma nel 49 - quando sbarcato dopo un'impresa gloriosa sulla terra che gli diè la vita, tra i proprii concittadini, ch'egli scendeva a redimere dal servaggio con un pugno di prodi! Che dolore, dico, di vederseli aizzati contro per sbranarlo! per distruggerlo!
      La stessa sorte successe a Blennio nel 1867 a Subiaco. - Blennio! uno dei più valorosi nostri ufficiali, la di cui missione era di coadiuvare da quella parte alla liberazione di Roma.
      Blennio fu fatto a pezzi dalla popolazione suscitata dai preti!... E voi ridete, coccodrilli! chercuti! ammirando l'opera vostra di distruzione. E ben lo sapete, in Italia voi non contate che per la corruzione, l'ignoranza, la distruzione e la discordia da voi fatta perenne tra i figli di questa famiglia infelice!
      E perciò noi dobbiamo cessare nell'apostolato umanitario? No, non cesseremo! - e se fia vero il miglioramento umano - come lo promettono i progressi della scienza e della ragione - noi daremo l'ultimo crollo e precipiteremo nella polve il putrido catafalco della menzogna!
     
     
     
      CAPITOLO LV.
     
      LA SIMPATIA.
     
      Non amore,


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I Mille
di Giuseppe Garibaldi
Tipogr. Camilla e Bertolero
1874 pagine 356

   





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