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      «Ite ai vostri lavori!» tuonava la favella del savio.
      «Ai tiranni ed ai preti conveniva la vendetta e la strage, essendo la loro potenza edificata sulla violenza e sulla menzogna; a voi, uomini liberi, umanitari e che avete il culto del Vero, conviene la tolleranza, e solo con essa potrete raggiungere la sublime meta di affratellare i popoli tutti della terra».
      E tutti tornavano alle loro occupazioni, e si udiva nella folla la parola tolleranza ripetuta da tutti e con rispetto.
      «Tolleranza» gridavano altri «meno però per i lupi, le vipere ed i preti, sinchè tornati alla condizione d'uomini onesti, se ne son capaci».
     
     
     
      CONCLUSIONE
     
      I preti diventati uomini laboriosi ed onesti.
      Tutte le cariatidi della monarchia - come i primi - consueti al dolce far niente ed a notare nell'abbondanza, oggi piegando la schiena al lavoro.
      Non più leggi scritte(75). - Misericordia! grideranno tutti i dottori dell'universo, oggi obbligati anch'essi a menare il gomito per vivere.
      Finalmente una trasformazione radicale in tutto ciò che abusivamente chiamavasi civilizzazione - e le cose non andavano peggio! Anzi scorgevasi tale contentezza sul volto di tutti, e tale soddisfazione per il nuovo stato sociale, ch'era un vero miracolo.
      Era però un sogno! - Io mi svegliai beneficato certamente dalla visione - amareggiato però subito dopo dalla nauseante realtà della società odierna.
      E cercai quindi, addolorato, di ripigliare la strada dell'isolata e deserta mia dimora.
     
      FINE.
     
     
     
     
      INDICE DEI CAPITOLI
     
      Prefazione. Alla Gioventù Italiana


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I Mille
di Giuseppe Garibaldi
Tipogr. Camilla e Bertolero
1874 pagine 356

   





Vero Gioventù Italiana