(39) Nome che presero i Mille accresciuti di numero.
(40) E veramente v'era in quell'epoca un vascello francese nello stretto all'oggetto d'impedire il passaggio.
(41) Egli alludeva all'assassinio premeditato e non riuscito a Palermo contro il Dittatore.
(42) Ho pensato bene di adottare stalla in luogo di bottega dei preti, perchè significantissimo e di più suggeritomi da un contadino.
(43) Nell'originale "Civettara". [Nota per l'edizione elettronica Manuzio]
(44) Emblema di Napoli.
(45) Nell'originale "quanto". [Nota per l'edizione elettronica Manuzio]
(46) Non scordi il lettore il dispaccio di Farini a Buonaparte: «Noi marciamo con quarantamila uomini, per combattere la rivoluzione personificata, cioè i Mille».
(47) Di Buenos-Ayres.
(48) Ricordi il lettore che per Infinito io intendo lo spazio, lo universo, Dio, ecc. - Accenno, ma non insegno.
(49) Ripeto: non si scordi la nota di Farini a Bonaparte; «Noi marciamo coll'esercito per combattere la rivoluzione personificata in Garibaldi.» (Che liberatori!)
(50) Nell'originale "ulime". [Nota per l'edizione elettronica Manuzio]
(51) Mi piace qui ricordare anche i miei giovani trecento dell'Università Romana del 49 che tanto si distinsero nel glorioso 30 aprile di quell'anno.
(52) Il convento è quello di S. Francesco a Ripagrande, già convento da frati, e trasformato al tempo del nostro racconto.
(53) Nella mia ritirata da Roma nel 49, dovendo alloggiare la gente nei conventi, come siti più forti e convenevoli, i frati tenevano delle sentinelle sui campanili e nascondevano ogni cosa quando ci scorgevano.
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I Mille
di Giuseppe Garibaldi
Tipogr. Camilla e Bertolero 1874
pagine 356 |
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