Moderati!... e finiamla; il lezzo sgorgaDalla penna, scrivendo il scellerato
Infame nome. Voi la stessa cretaVeste a color del Vatican simíle.
Due son le storie dell'Italia: l'unaDi grandezze e di glorïe, la vile
Nel letamaio trascinata è l'altra.
Patteggiatori di misfatti e d'onte,
Liberator vi proclamate?... Oh! viaCANTO VI
I 73 - RITORNO
Là dalle pampe del deserto, un nucleoVeleggia alla tua volta, Italia! E forse
Le tue miniere li hanno spinti, i tuoiD'arte e d'oro palagi, o le vezzose
Tue donne? I tuoi martirii ed il dolenteRantolo del servaggio a te guidava
I novelli Argonauti. Essi hanno intesoRumoreggiar, là nel lontano, un grido
Che, disperata, sollevar voleviLa rugata tua fronte, e di catene
I frantumi spezzar sulle cerviciDi chi t'oppresse e vilipese. Un ferro
Noi ti portammo e non tesori(35), e l'almaDi chi pugnava in Sant'Antonio. Eppure
La rossa giubba de' miei fier soldatiAbbarbagliò la delicata e casta
Nelle battaglie sempre e nell'onestoSchiatta de' Moderati. Invano i prodi
Seminâr l'ossa dal Verbano a' spaltiDe' sette colli, agl'inesperti e imberbi
Segnando il come alle costor masnadeSi travaglian le spalle!(36) Oh! le lor gesta
Non son tra i fasti dell'Italia conte.(37)
Anzani, un cenno ancor! Tu, dalle spondeAmericane, le affralite membra
Al mar fidavi, e nell'egro tuo cuoreSol confortato dalla speme, il caro
Della natia tua terra almo sembianteEra scolpito; ove l'invitta destra
Sulla bilancia delle patrie sortiPesato avesse, il masnadier predone
Che da tanti anni questa sventurata
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Carme alla Morte
Poema autobiografico
di Giuseppe Garibaldi
Zanichelli Bologna 1911
pagine 105 |
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