Pagina (34/105)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      La prima volta(114), e la stupenda, immensa,
      Meravigliosa vastità del padreDegli Oceàni(115). Sulla fredda zona
      Spinto a Levante dall'etereo motoTraslatore dell'Orbe(116) al tempestoso
      Dell'Orno capo m'avvicina, e a Bora
      Torcendo ancor, nella perenne brezzaM'ingolfa e spinge al Peruano lido.
      Propizi i geni del ritorno e cariIo rividi del cuore, alle fraterne
      Mense ospitali fui accolto, e quasiMi sembrai tra i miei lari(117). Ove il fatale
      Che mi lega destin a quella mestaSventurata mia terra e le sue ingiurie
      Di vendicar io non giurassi, forseTra le ben care Americane il mio
      Destin fissato avria! Ma chi scordareSi può dei nati tuoi, Italia? Infame
      Sarà colui che ti rinnega, o il neroDelitto lo conculca, o di letame
      Ha l'anima perversa. Il masnadieroChe ti ha coperto di vergogna, il vile
      Che, moderato, si millanta, oh! soliPonno oblïarti o in braccio allo straniero
      Prostituirti. Ma la maschia tuaProle che t'idolatra, e che la morte
      Solo pretende per mercede e l'ontaLavarti col suo sangue, oh! quella, Italia,
      Piange commossa nel pensar che un giornoCol proprio ferro ti farà redenta!
      Sempre ha l'Italia in cuor l'esule e il suoNome santo lo abbella. Alle lontane
      S'avventura contrade e, sia fortunaSorridente od avversa, il suol natio
      Anelante ricerca, ove deporreTra le miserie o le dovizie l'ossa(118).
      E tal son io. Questa soperchia vitaTi sacrai da fanciullo, e le tue zolle
      Spero bagnar col vecchio sangue mioPer libertà recarti. E che m'importa
      D'ingrate turbe le nequizie e l'odioDe' potentati della Terra?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Carme alla Morte
Poema autobiografico
di Giuseppe Garibaldi
Zanichelli Bologna
1911 pagine 105

   





Oceàni Levante Orbe Orno Bora Peruano Americane Italia Italia Italia Terra