Paolo non s'occupò affatto di questo contrasto fra la terra d'ebano e il cielo di zaffiro: a lui tardava di arrivare.
Le più belle strade son lunghe allorchè miss Alicia aspetta in fondo ad esse e allorchè le si è detto addio, sei mesi fa, sul molo di Folkestone: davanti a ciò perdono la loro magia il cielo e il mare di Napoli.
La carrozza lasciò la strada maestra, prese una scorciatoja e si fermò davanti una porta formata da due pilastri di mattoni incalcinati alla cui sommità stavano due urne di terra cotta donde degli aloe allargavano le loro foglie simili a lame di latta e puntute come pugnali.
Il muro era rimpiazzato da una siepe di cactus i cui rami mescolavano inestricabilmente le loro spinose branche.
Al disopra della siepe, tre o quattro enormi alberi di fico allargavano in masse compatte larghe foglie d'un verde metallico con un vigore di vegetazione tutta africana; un gran pino oscillava la sua ombrella ed a fatica, al di là di questo pomposo piegarsi di fronde, l'occhio poteva distinguere la facciata della casa brillante per bianchezza dietro questo sipario fronzuto.
Una serva bruna, dai capelli crespi e così spessi che il pettine ci si sarebbe infranto, accorse al rumore della carrozza, aprì la serratura del cancello, e precedendo d’Aspromonte per un viale d'allori i cui rami fioriti gli carezzavano le gote, lo condusse alla terrazza su cui miss Alicia Ward stava prendendo il thè collo zio.
Per un capriccio naturalissimo in una ragazza sciupata da tutti gli agi e da tutte le eleganze; e un po' forse per contrariar lo zio (di cui ella irrideva i gusti borghesi), miss Alicia aveva scelto, dandole la preferenza su altri quartieri più civili, questa villa i cui padroni pel momento erano in viaggio e che per molti anni era rimasta senza abitanti.
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Jettatura
di Théophile Gautier
Sonzogno Milano 1910
pagine 113 |
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