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      Se biasimaste questo abuso di corallo, pensate che siamo a Napoli e che i pescatori escono apposta dal mare, per presentarvi questi rametti che l'aria fa divenir rossi.
      E ora, dopo il ritratto di miss Alicia Ward, non fosse che per amor de' contrasti, noi vi dobbiamo per lo meno una caricatura del commodoro, alla maniera di Hogarth.
      Il commodoro, uomo di sessant'anni circa, presentava la particolarità d'aver la faccia d'un cremisi uniformemente infuocato, sul quale spiccavano due sopracigli bianchi e dei favoriti d'ugual colore simili a due costolette; cosa che lo rendeva simile a un vecchio Pelle Rossa, che si fosse tatuato con della cera.
      I colpi di sole, inseparabili da un viaggio in Italia, avevano aggiunto qualche tocco a quest'ardente colorito, e il commodoro faceva pensare involontariamente ad una grossa mandorla rivoltata nel cotone.
      Egli era abbigliato da cima a fondo, veste, panciotto, pantaloni ed uose, d'una stoffa vigogna d'un grigio color vino e che il sarto aveva giurato sul suo onore esser la tinta più alla moda e la meglio portata; in che forse non mentiva.
      Malgrado questo colorito luminoso e questo vestito grottesco, il commodoro non aveva per nulla un'aria dozzinale.
      La sua tenuta irreprensibile e i suoi grandi modi indicavano il perfetto gentleman; sebbene egli avesse più d'un punto di contatto cogli Inglesi da vaudeville come li pongono in parodia Hoffmann e Levasseur; Il suo carattere... era quello di adorar sua nipote e di bere molto porto e molto rhum di Giamaica per mantenere l'umido essenziale, secondo il metodo del caporal Trimm.


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Jettatura
di Théophile Gautier
Sonzogno Milano
1910 pagine 113

   





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