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      La folla sorpresa si disperse, cercando qualche riparo; le botteghe all'aria aperta sloggiarono in fretta, non senza perdere una parte delle loro derrate, e la pioggia, padrona del campo di battaglia, corse in nembi bianchi lungo la deserta passeggiata di Santa Lucia.
      Il facchino gigantesco cui Paddy aveva somministrato un così vigoroso colpo di pugno, appoggiato contro un muro sotto un balcone che lo proteggeva dall'acqua, non s'era lasciato andare alla fuga generale e fissava, con uno sguardo profondamente meditativo, la finestra cui stava appoggiato Paolo d'Aspromonte. Il suo interno monologo si riassumè in questa frase ch'egli brontolò con aria irritata:
      - Il capitano del Leopoldo avrebbe fatto bene a gettar in mare questo forestiero! - e passando la mano nell'apertura della sua grossa camicia di tela, egli toccò il gruppetto di amuleti sospesi al suo collo per mezzo d'un cordone.
      IV
     
      Il bel tempo non tardò molto a tornare; un vivo raggio di sole asciugò in pochi minuti le ultime lacrime della pioggia e la folla riprese allegramente a formicolare.
      Ma Timberio, il facchino, parve non aver tralasciate le sue idee intorno al giovane straniero francese, perchè prudentemente egli trasportò i suoi penati fuor della vista delle finestre dell'albergo: e qualche lazzarone di sua conoscenza gli testimoniò la propria sorpresa nel vederlo abbandonare un posto eccellente, per sceglierne un altro molto meno conveniente.
      - Lo lascio a chi vuol prenderselo, rispose lui scuotendo la testa con un'aria misteriosa; si sa quello che si sa.


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Jettatura
di Théophile Gautier
Sonzogno Milano
1910 pagine 113

   





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