Una delle corde dell'amaca si ruppe, e miss Ward sdrucciolò a terra, ma senza farsi male: sei mani si stesero tutte insieme verso lei.
Ma la giovane era già in piedi, tutta rossa, poichè è improper cadere davanti ad uomini. Tuttavia, non una delle caste pieghe del suo vestito s'era mossa.
- Eppure aveva esaminato io stesso le corde, disse il commodoro, e miss Ward pesa poco più d'un colibrì.
Il conte d'Altavilla scosse il capo con un'aria misteriosa in sè stesso evidentemente egli spiegava la rottura della corda con una causa diversa da quella del peso; ma, da uomo ben educato, egli stette zitto e si limitò ad agitare il mucchio di gingilli del panciotto.
Come tutti quegli uomini che diventano sgarbati e intrattabili allorchè si trovano alla presenza d'un rivale ch'essi giudicano temibile, in vece di raddoppiare di grazia e di amabilità, Paolo d'Aspromonte, sebbene non mancasse d'uso di mondo, non fu buono a nascondere il suo cattivo umore; egli non rispondeva che a monosillabi, lasciava cadere la conversazione, e, dirigendosi ad Altavilla, il suo sguardo prendeva la espressione sinistra che gli era propria: le fibrille gialle s'attortigliavano sotto la grigia trasparenza delle sue pupille come serpenti d'acqua in fondo ad una sorgente.
Ogni volta che Paolo lo guardava così, il conte, con gesto macchinale in apparenza, strappava un fiore dalla giardiniera che aveva vicino e lo gettava in modo da tagliare l'effluvio di quell'occhiata irritata.
- Che avete dunque da saccheggiar così la mia giardiniera? gridò miss Alicia che s'accorse di ciò. Che v'han fatto i miei fiori perchè voi li decapitiate?
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Jettatura
di Théophile Gautier
Sonzogno Milano 1910
pagine 113 |
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Ward Ward Altavilla Paolo Aspromonte Altavilla Paolo Alicia
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