- Più di uno spirito forte, rispose il conte, sospende il corno alla sua finestra o al disopra della sua porta e non cammina che coperto di amuleti; io, sono franco, e confesso senza vergogna che, allorchè incontro un jettatore, io prendo volentieri l'altra parte della strada e che, se non ne posso evitar lo sguardo, lo scongiuro del mio meglio per mezzo del gesto consacrato. Non faccio nè più nè meno di quello che farebbe un lazzarone e me ne trovo bene. Molte disgrazie mi hanno insegnato a non sdegnare queste precauzioni.
Miss Alicia Ward era una protestante, allevata con gran libertà di sentimento, che non ammetteva nulla se non dietro esame e il cui retto raziocinio ripugnava da tutto ciò che non poteva matematicamente spiegare.
I discorsi del conte la sorprendevano.
Ella volle dapprima non vederci che un semplice gioco di spirito; ma il tono calmo e convinto di Altavilla le fece cangiar d'idea senza persuaderla in alcun modo.
- V'accordo, diss'ella, che questo pregiudizio esista, che sia molto diffuso, che voi siate sincero nel vostro timore del mal occhio e che non cerchiate d'irridervi della semplicità d'una povera straniera; ma datemi almeno qualche ragione fisica di questa idea superstiziosa, poichè, doveste pur giudicarmi un essere intieramente privo di poesia, io sono incredulissima: il fantastico, il misterioso, l'occulto, l'inesplicabile hanno poca presa su me.
- Non mi negherete, miss, riprese il conte, la potenza dell'occhio umano; la luce del cielo vi si combina col riflesso dell'anima; la pupilla è una lente che concentra i raggi della vita, e l'elettricità intellettuale scintilla attraverso questa stretta apertura: lo sguardo d'una donna non traversa egli forse il cuore il più duro? lo sguardo d'un eroe non anima egli forse tutta quanta un'armata? lo sguardo d'un medico non doma egli il pazzo come una doccia fredda? lo sguardo d'una madre non fa egli rinculare i leoni?
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Jettatura
di Théophile Gautier
Sonzogno Milano 1910
pagine 113 |
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Alicia Ward Altavilla
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