- Un uomo!
- Sarà certo qualche operajo degli scavi ch'è venuto qua dentro a far la siesta; c'è dell'ombra e del fresco qui; non abbiate paura, signorina; disse la guida e spinse col piede il corpo steso a terra. Ohe, destati, fannullone, e lascia passare le loro signorie.
Il preteso addormentato non si mosse.
- Non è un addormentato, è un morto, disse uno dei giovani.
Il cicerone si abbassò sul corpo e poi si rialzò bruscamente.
- Assassinato! fece.
- Oh, ciò è triste! allontanatevi, Ethelwina, Kitty, Bess, fece la signora Bracebridge, non sta bene a persone ben educate guardare un tale spettacolo sconveniente! Non c'è dunque polizia in questo paese? Si sarebbe dovuto far togliere il corpo!
- Una carta! fece laconicamente il cugino.
- Infatti, disse la guida prendendo il biglietto dal petto d'Altavilla; una carta, con poche righe di scritto.
- Leggete, leggete; dissero in coro i visitatori la cui curiosità era eccitata.
«Non si cerchi nè s'inquieti alcuno per la mia morte. Se si troverà questo biglietto sulla mia ferita, sarò morto in duello leale: - Firmato: Filippo conte d'Altavilla.
- Era un uomo per bene; che disgrazia! sospirò la signora Bracebridge impressionata dalla qualità di conte del morto.
- È un bel giovane, mormorò Ethelwina.
- Non ti lamenterai più ora, disse Bess a Kitty, della mancanza dell'impreveduto nel nostro viaggio: non siamo stati arrestati dai briganti, è vero, sulla via da Terracina a Fondi; ma un giovane signore ucciso di stile nelle ruine di Pompei, ecco un'avventura.
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Jettatura
di Théophile Gautier
Sonzogno Milano 1910
pagine 113 |
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