Anche la Musica drammatica subì in quest'epoca un felice cambiamento col genio e collo studio di varj periti compositori, i quali, oltre agli strumenti da corda, che sino allora erano i soli praticati per l'accompagnamento del canto teatrale, posero in uso diversi strumenti da fiato. Sono celebri per tal genere di Musica in questo secolo il ferrarese Alfonso della Viola maestro di cappella del Duca d'Este6, il perugino Vincenzo Cossa, il veneziano Giovanni Ferretti, il romano Giulio Caccino, il milanese Orazio Vecchi7, ed i fiorentini Giacomo Corsi, Giovanni Bardi e Giacomo Peri. Quest'ultimo fu quegli che verso il 1599 introdusse una più ben intesa musicale declamazione del recitativo, per cui può dirsi che la sua Euridice sia stata il modello delle altre Opere, che in seguito furono poste in musica.
In questo secolo inoltre ebbero principio gli Oratorj in musica; e fu per opera del zelante religioso S. Filippo Neri, il quale, desideroso di rivolgere alla religione quel trasporto che il popolo romano dimostrava per gli spettacoli profani, fece comporre da bravi maestri alcune cantate nello stile drammatico d'allora, ma con argomenti tratti dalla sacra storia, a cui data esecuzione co' più scelti cantanti nella chiesa dell'oratorio, l'esito corrispose pienamente alle sue lodevoli mire. Ne avvenne perciò che simili trattenimenti sacri presero il nome d'Oratorj. Questi ben tosto si propagarono in varie parti; ed in Venezia segnatamente in breve tempo acquistarono un notabile avanzamento.
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