A gloria del vero però, se nello stile concertato (che è quello stile appunto, in cui, giusta l'ordine de' tempi, si è generalmente riconosciuto il miglioramento e la perfezione dell'Arte musicale) si prendono a considerare le più scelte composizioni sacre non meno che profane, prodotte dal principio sino alla metà circa dello scorso secolo XVIII, nel qual tempo la nostra Musica non era ancora del tutto perfezionata, e con queste si confrontino quelle egualmente più scelte, che noi abbiamo da circa trent'anni in qua, tempo in cui la bell'Arte musicale era ridotta alla sua gran perfezione, ed il suo vero buon gusto pienamente conosciuto e sparso in ogni parte della nostra Italia; chiaramente si scorge che il merito principale delle prime consiste nell'artifizio dell'armonia piuttosto, che nell'espressione della melodia; ma nelle seconde, oltre ad una ben intesa armonia, risplende ognora una melodia, che con assai più franchezza parla al cuore ed allo spirito. Nelle prime inoltre si trova che il progresso delle parti istrumentali manca moltissimo nella varietà: il violino secondo frequentemente si trova all'unisono del primo; e gli strumenti da fiato, che di tante particolari espressioni sono capaci, veggonsi in esse ben poco considerati; ma nelle seconde ciascuna parte ha un lavoro particolare, e con tale ordinata disposizione, che dal tutto una sola cosa mirabilmente risulta. Chè, se alcune volte si trovano diverse cantilene all'unisono, sono però di tal natura e significanti, per cui oltre modo rinforzano la melodia.
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