Il Contrabbasso (strumento, che più d'ogn'altro in una orchestra aggiugne forza all'armonia; ma che però se non sono bene intonati i suoi suoni disturbano il complesso armonico più di quelli malamente resi da qualsivoglia altro strumento da arco) quale generalmente si praticava in addietro, riusciva di assai incomoda accordatura; ma la maniera presso noi introdotta in questi ultimi tempi di tendere cioè, e rilassare in esso le diverse corde col mezzo di altrettante ben artificiose viti all'opportuno luogo apposte, lo ha reso il più facile ed il più pronto forse di qualunque altro strumento ad accordarsi in orchestra.
Riguardo al Violino, abbastanza è noto il grado sublime di perfezione, a cui è stata condotta la sua struttura al principio del secolo XVII, per opera dell'ingegnoso Andrea Amati di Cremona, non che dal suo famoso allievo Giacomo Steiner tirolese, e dopo qualche tempo eziandio dal rinomato Antonio Stradivario anch'esso pure di Cremona, e quanto poi nello stesso strumento vi abbia contribuita la migliore armatura delle corde, e più conveniente proporzione dell'arco, che nello scorso secolo, come di sopra abbiam detto, v'introdusse il gran Tartini.
Nei Clarinetti, e nei Fagotti, quali in oggi presso noi si fabbricano, riconosciamo un notabile accrescimento di buchi e di chiavi, ond'ottenere colla maggior facilità e precisione diversi suoni, che altre volte mancavano in cotali strumenti44. Veggiamo pure in questi ultimi tempi il Corno da caccia, la Tromba, il Trombone, l'Ottavino, ed altri strumenti di simil fatta, dai nostri Italiani ornai condotti alla maggior possibile perfezione45.
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