Nel 1775 fu posto da' suoi genitori nel seminario di Piacenza, donde in concorso d'altri giovanetti fu prescelto a passare nel collegio Alberoniano di s. Lazaro fuori della città di Piacenza suddetta, affinchè avesse un'educazione uniforme al genio, che fino dalla sua più tenera infanzia dimostrava, di entrare cioè nella via del presbiterato. Ivi con esito il più felice, nello spazio di quattro anni proseguì il corso de' suoi studj letterarj fino alla filosofia inclusivamente; quindi si recò a Parma dove si occupò con ottimo successo per tre anni consecutivi negli studj teologici, e per altri tre anni in quelli della legge. In età d'anni 23 fu ordinato sacerdote, e d'anni 27 fu laureato dottore in legge.
Durante il corso de' suoi studj in Parma si compiacque ogn'anno di recarsi a Borgo Taro sua patria pe' quattro mesi delle vacanze scolastiche, ed in quel tempo ebbe ognora delle buone istruzioni di bel canto dal sig. maestro D. Vincenzo Baruffaldi di Viadana, il quale fu appunto il mio antecessore in questo Borgo.
In maggio del 1786 fu destinato in qualità di vicario foraneo a Borgo Taro con patente del vescovo di questa diocesi piacentina monsignor Gregorio Cerati; e dopo la morte del sig. arciprete Costamezzana, seguita in dicembre del 1805, ottenne nel successivo gennajo 1806 la parrocchia in concorso. Egli è assaissimo amato e stimato da tutti pel suo tratto gentile, pe' suoi ottimi costumi e pe' grandi talenti che l'adornano e lo distinguono segnatamente nel disimpegno del sacro suo ministero.
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