Tutte queste Opere ebbero favorevole incontro, ma in modo particolare la seconda.
Nel 1806, carnevale a Milano Abenamet e Zoraid.
Nel 1807, carnevale a Roma Trajano in Dacia. Questa sola Opera basterebbe a rispondere del merito di questo virtuoso filarmonico. Mentre egli stava scrivendo il suo Trajano per seconda Opera si rappresentavano col più grande incontro Gli Orazj e Curiazj del sig. Cimarosa. Quando il confronto dei due maestri non fosse stato terribile, l'argomento stesso dell'Opera del sig. Cimarosa era troppo interessante e lusinghiero insieme pei Romani; giacchè ricordava loro uno de' più luminosi trionfi riportati da quella guerriera nazione. Il sig. ex-Duca Cesarini impresario e proprietario di quel teatro fece riflettere questa circostanza al sig. Niccolini persuadendolo a decampare per allora dall’esporre al Pubblico il suo Trajano. Nulla valse contro la fermezza del sig. Niccolini. Comparve dunque nella scena il Trajano. Fu tanto il furore che fece quest'Opera, che il suddetto sig. impresario in sole nove sere ne ricavò diciassette mille scudi romani. Fu ripetuta l'anno dopo in Roma, e quindi ne' principali teatri d'Italia, e sempre con applausi grandissimi. Fu in quest'Opera, che il sig. Velluti si acquistò un nome immortale.
Nel 1808, carnevale a Roma Le due Gemelle.
Nel 1809, carnevale a Milano Coriolano. Quest'Opera ebbe il più felice successo, ed il sig. Velluti cantò divinamente.
Nel 1810, carnevale a Torino, Dario Istaspe, piacque assai. Il tenore Nozzari, la sig.
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