Nel 1778, in carnevale la Sprezzante abbandonata nel teatro Aliberti in Roma; nella state le Nozze della Bitta in Firenze; ed in autunno l'Industria amorosa in Venezia.
Per il carnevale del 1779 fu richiesto a scrivere per il Real teatro di Torino l'Opera seria Fatima, ed in tal tempo gli fu offerta la cappella della cattedrale di quella città, che accettò colla permissione di soddisfare all'impegno, ch'egli già avea incontrato, di scrivere cioè per la primavera in Forlì la Didone. Dopo questo teatro si stabilì in Torino impiegato al servigio della suddetta cappella, alla quale era ingiunto l'obbligo eziandio di ammaestrare in un Collegio varj figli mantenuti dal Capitolo, molti de' quali, riusciti eccellenti nell’Arte, in oggi vivono colla professione chi di organista, e chi di maestro. Questo virtuoso filarmonico finalmente oltre a molti pezzi di eccellente Musica ecclesiastica per uso della cappella, scrisse ancora col più felice successo in Torino altre tre Opere per il Real teatro, cioè nel 1781 Arminio, nel 1784 Amaione, e nel 1789 La Clemenza di Tito.
PACCHIEROTTI GASPARE insigne musico, nato in Romagna verso il 1746.
Nella sua più tenera età si applicò con zelo e premura a studiare il bel canto, per cui ebbe altresì dalla natura le più belle e più felici disposizioni. Appena giunto all’età di quindici anni cominciò a recitare con grande riputazione in diversi teatri d'Italia; quindi fece nell'arte sua dei progressi così strepitosi, che tanti intelligenti, che lo hanno inteso dopo il 1770, asseriscono di comune consenso, ch'egli ha superato nella grazia e verità dell'espressione tutti i più bravi cantanti che lo hanno preceduto.
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