Nel corso d'altri quattro anni egli compose varie messe, salmi, mottetti, Oratorj ed una farsa, che fu eseguita nello stesso Conservatorio, e di cui l'incontro fu sì grande, che gli acquistò ben tosto il nome di eccellente compositore. Nel 1763 venne ricercato a scrivere pel teatro di Bologna, ed a quel tempo appunto cominciò la sua luminosa e brillante carriera teatrale: quindi nel corso di 36 anni, instancabile mai sempre nel lavoro, arricchì l'Europa d'un vasto numero di musicali produzioni in diversi generi, il cui quadro si compiacque egli medesimo dividere nelle tre epoche che ora io qui riferisco:
Prima epoca in Italia. Bologna al teatro Marsili, la Pupilla, i Francesi brillanti, il Mondo alla rovescia. Modena, Madama l'Umorista. Parma, le Virtuose ridicole, il Sogno d'Abano. Venezia, il Ciarlone, le Pescatrici. Roma, il Marchese Tulipano. Napoli, la Vedova di bel genio, l'Imbroglio delle Vajasse, l'Idolo Cinese, Lucio Papirio, il Furbo malaccorto, l'Olimpia, una cantata in occasione delle fauste nozze di Ferdinando IV. con Maria Carolina d'Austria. Venezia, l'Innocente fortunato. Milano, Sismano nel Mogol. Napoli, l'Arabo cortese, la Luna abitata, la Contesa dei Numi. Roma, la Semiramide, il Montezuma, Napoli Le Dardane, il Tamburo notturno. Venezia la stessa Opera con alcuni cangiamenti ed aumentazioni. Milano, l'Andromeda. Egli compose allora in questa città dodici quartetti a due violini, viola e cembalo per S. A. R. Maria Beatrice d’Este, sposa del Governatore di Milano Ferdinando Arciduca d'Austria.
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