Fui testimonio io stesso a vederlo accompagnare varj pezzi all'improvviso ed essere pronto a tutto, la prima volta che si produsse nella sua patria, nella congiuntura che colà io fui dimandato in giugno del 1807 per una messa e due vespri in musica ad onore di s. Luigi Gonzaga nella chiesa di s. Colombano. In siffatta occasione inoltre ebbi il piacere di sentire un’orchestra assai considerabile e composta nel maggior numero di varj distinti personaggi dilettanti pontremolesi di una esecuzione veramente finita.
Dopo questo felice successo si applicò il virtuoso Parolini a studiare il contrappunto con un fervore ed una costanza in un grado straordinario. Io debbo dirlo per amore della verità, che fra tutti gli allievi miei egli fu quegli che più speditamente riuscì ad apprendere con ragione e fondamento tutto ciò che riguarda la musicale composizione. Dotato d'una grande intelligenza, onde ragionar di proposito sopra le diverse combinazioni armoniche e melodiche, ricco ad un tempo stesso d’una più viva immaginazione per applicare la teoria alla pratica, in pochi mesi si trovò a portata di prodursi con una messa di sua composizione a tre voci concertata con grande orchestra, la quale fu eseguita con generate applauso nell'oratorio de' disciplinati in Borgo Taro per la festa solenne dell'Annunziazione di M. V. il giorno 25 marzo 1808.
Scrisse in seguito sotto gli occhi miei varie altre messe e vespri a tre ed a quattro voci, ed altri non pochi pezzi di Musica ecclesiastica, fra' quali un mottetto a otto voci reali concertato a grand'orchestra.
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