Fu aggregato all'Accademia de' Filarmonici. Fatto poi ritorno in patria accettò l'impiego di maestro della cattedrale per essere vicino alla famiglia. Compose varie Opere serie e buffe in Alessandria, a Roma, a Venezia ecc. e molte messe, vesperi ecc. per servigio della chiesa. Ebbe l'onore d'essere nominato maestro della Regina di Sardegna, e continuò a darle lezione fino a tanto che le politiche combinazioni l'hanno allontanata dal Piemonte. Fu anche chiamato fuor d'Italia, e gli furono esibite diverse cappelle; ma a tutte le offerte ha costantemente rinunciato per non abbandonare la patria e la famiglia.
PEROTTI GIAN AGOSTINO, nato in Vercelli l'anno 1770 da padre e madre di civil condizione.
Dopo il corso de' letterarj studj cominciò per suo diletto sotto la direzione del fratel suo Gian Domenico a studiare la Musica. Animato da progressi fatti in poco tempo nel canto e nel suono abbandonò la carriera delle lettere, e si dedicò intieramente allo studio della Musica. Dopo d’aver appresa l'arte del contrappunto, per consiglio del medesimo di lui fratello e maestro, si portò in Bologna sotto la direzione dell’egregio P. Mattei successore di Martini, e dopo tre mesi di soggiorno in quella città ebbe l'onore, dopo rigoroso esame, di vedersi aggregato all'Accademia de' Filarmonici.
Cominciando ad esercitare l'arte propria, e componendo per chiesa, per camera e per teatro, ebbe la fortuna di ottenere mai sempre un favorevole incontro. Trovandosi a Bologna fu chiamato in Polonia ed in Russia, ai quali inviti ha rinunciato sulla speranza d'ottenere, siccome avea ragione di lusingarsi, l'impiego di maestro presso la Real Corte di Torino.
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