Cambiate le circostanze politiche, passò a Venezia, e quivi cominciando a fare degli allievi, ebbe il contento di vedere i suoi discepoli in istato di gareggiare coi più eccellenti suonatori di pianoforte sì della nostra, che delle straniere nazioni. Fu in questo tempo chiamato a Londra ed a Vienna, ed ebbe varie esibizioni di onorifici impieghi e direzioni di cappelle. Compose varie cantate, Oratorj, messe da vivo, e da morto, vesperi, e molte sonate per piano-forte, delle quali parecchie furono stampate in Vienna, e parte attualmente si stampano. Compose ultimamente un'opera di una gran suonata, ch'ebbe l'onore di umiliare a S. A. I. R. la Vice-Regina d'Italia.
Questo virtuoso filarmonico fu aggregato in Venezia al Corpo Accademico detto de' Sofronomi, poscia all’Accademia Veneta letteraria, per la quale ha composto il poema faceto in sesta rima l'Esopo; un poemetto sul buon gusto della Musica, che trovasi stampato, varj capitoli, canzoni, sonetti ecc. Di recente ebbe l'onore d'essere aggregato alla Società Italiana di Scienze, Lettere ed Arti, dopo d'avere la sua dissertazione, sul programma proposto dalla Società suddetta: Dimostrare lo stato attuale della Musica in Italia, avuta la sorte d’essere coronata. Non ha guari, che con apposito Decreto Sovrano ha ottenuto l'aspettativa a maestro primario della R. I. cappella di s. Marco.
PERSICHINI PIETRO, nativo di Roma bravo compositore di Musica teatrale.
Egli si distinse in Italia con varie musicali produzioni; quindi viaggiò per la Polonia, e si acquistò in quella provincia una più grande riputazione.
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