Da ben ventidue anni io sono testimonio della sua rara abilità, ed al mio arrivo in Borgo Taro fu per me di non ordinaria sorpresa a rinvenire quivi una compita orchestra di virtuosi dilettanti, degna veramente d’una più grande città. Ciò che distingue il prelodato filarmonico nella pratica del violino si è una sicurezza d'intonazione, una grande espressione nell'adagio, un brillante staccato nell'allegro, un sonare netto in somma, puro, eguale ed armonioso.
Alcune riflessioni ch'egli fece sopra la mia prima opera La Scuola della Musica, e poche spiegazioni, che mi chiese intorno ad alcune particolari regole di contrappunto, a lui bastarono per comporre giudiziosamente in diversi generi. Una messa a tre voci concertata con grande orchestra, alcuni salmi, dodici concerti per violino, varj concerti per flauto ed altri non pochi pezzi istrumentali confermano il suo talento nella composizione: ma soprattutto sei duetti per violino, da esso composti già da alcuni anni, bastano per collocarlo fra i più celebri compositori in tal genere. Si trova in essi una ricchezza d'invenzione poco comune, frasi ben marcate e ben proporzionate, mutazioni di tuono alcune volte ancora inaspettate, ma sempre regolarmente condotte, uno stile in somma elegante, grazioso e di un merito veramente particolare. Una prova costante del gusto squisito di questi duetti si è, che qualunque volta che si eseguiscono, vengono straordinariamente applauditi dagl'intelligenti italiani ed oltremontani, non meno che da coloro che non conoscono praticamente la Musica.
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