RUTINI GIOVANNI MARCO, nativo di Firenze, celebre compositore in diversi generi di Musica.
Egli ha studiato la bell'Arte nel Conservatorio di s. Onofrio in Napoli. Verso il 1753, compiti felicemente i suoi studj, passò in Germania ed in Russia, dove si è molto distinto con varie produzioni ecclesiastiche e teatrali. In Russia specialmente ebbe l'onore d'essere maestro di cembalo della Granduchessa, divenuta poscia Imperatrice. Verso il 1766 fu accolto alla Corte del Duca di Modena in qualità di maestro di cappella e di camera; e pochi anni dopo passò a quella del Granduca Leopoldo in Firenze. Compose molte opere di sonate per cembalo, le quali in buon numero si trovano stampate in Italia ed in Germania, e delle quali il gran Metastasio, in una sua lettera allo stesso diretta da Vienna li 18 febbrajo 1771, ne fa i più interessanti elogj.
La musica di questo virtuoso filarmonico si fa conoscere vantaggiosamente non solo per la melodia del suo canto e per una buona condotta nella chiara, nobile e corretta armonia, ma in particolare per la giudiziosa destrezza, con cui si trova unito l'allettamento della facilità dell’esecuzione. Egli morì in Firenze sul cadere dello scorso secolo, molto compianto pel suo talento musicale non solo, quanto per la sua cultura nell'amena letteratura, e più ancora per una moralità a tutta prova.
RUTINI FERDINANDO, nativo di Firenze, attualmente maestro di cappella in Macerata.
Questi è figlio del prelodato Giovanni Marco, dal quale apprese la bell'Arte in tutta la sua estensione.
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