In maggio del 1807 fu egli aggregato all’Accademia Italiana (in oggi Società Italiana di Scienze, Lettere ed Arti), in qualità d'uno degli otto membri della Sezione musicale nella Casse delle belle Arti; e finalmente in marzo del 1809 compì gloriosamente e santamente in Padova i suoi giorni di vita.
Il gran merito delle sue numerose produzioni ecclesiastiche è noto abbastanza all'Europa, senza farne qui dei particolari elogj; siccome del pari sono pienamente conosciuti gli eccellenti trattati dell'Arte da esso composti e pubblicati: cioè Gli Elementi teorici della Musica colla pratica de' medesimi in duetti e terzetti a canone: Roma 1789 presso Pilucchi Cracas e Giuseppe Rotilj: La vera idea delle Musicali numeriche segnature: Venezia 1799 presso Sebastian Valle. Queste due opere io l'ebbi in dono dallo stesso autore, allorchè fui a ritrovarlo l'ultima volta in Padova nella state del 1801. In tal tempo mi fece vedere altresì il manoscritto d'un'altra sua opera sopra la composizione della fuga, la quale poi dopo pochi mesi diede alla luce in Venezia.
SACCHINI ANTONIO, nato in Napoli il 13 maggio 1735, e morto in Parigi il 7 ottobre 1786.
Egli sortì dalla natura un raro talento ed un genio straordinario per la bell'Arte. Entrò di buon’ora nel Conservatorio di santa Maria di Loreto, ed in breve tempo fece una prodigiosa riuscita nel bel canto, non meno che nel violino; e quindi apprese tutta l'Arte del contrappunto con pari successo sotto l'ottima direzione del celebre maestro Francesco Durante.
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