Questa però non puossi speditamente ottenere, che colla scorta d’una buona e fondata teoria, che l'arte stessa ci presenti per via d'una più attenta speculazione sopra la medesima.
La nostra musicale esecuzione, a dir vero, è in oggi generalmente mal provveduta di cognizioni teoriche, le quali ci conducano ad una giusta e chiara intelligenza di essa: tutta la perfezione in tal parte da non pochi artisti si fa consistere nel giugnere ad una certa franchezza di leggere la musica, per cui al primo sguardo siasi in istato di rendere prontamente tutto ciò che nella parte si trova contrassegnato. Ma sanno poi essi la ragione di quello che eseguiscono? Comprendono essi il perchè s'introducono ora gli uni ed ora gli altri segni ad indicare le varie musicali combinazioni? Tutto d'ordinario meccanicamente si eseguisce; ed è per questo appunto, che senza un lungo e faticoso esercizio di molti anni noi non veggiamo formarsi alcun bravo esecutore di musica.
A parlar di teoria con alcuni triviali professori, essi al solo nome si spaventano, credendo che la stessa contenga dei misterj impercettibili; e ne avviene perciò, che non pochi amatori di musica, i quali ambirebbero d'esser in quella parte istrutti, trovansi astretti andarne digiuni, oppure confusi fra quelle tante teorie degli antichi autori, le quali ben poco o nulla possono giovare all'odierna pratica dell'arte.
La Teoria della Musica, quale si è introdotta da che la matematica vi prese parte, è molto vasta, profonda e difficile: essa abbraccia ogni parte della musica speculativa; e nelle sue asserzioni tutto rigorosamente sottopone al calcolo.
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Teoria Musica
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