Come si forma il tuono intero? Quante mezze voci comprende la terza minore? Quante ne comprende la terza maggiore? Quante ne comprende la quinta giusta? Quali sono nel tuono maggiore o minore gl'intervalli consonanti, e dissonanti? Che cosa rende la terza nel suo rivolto? Che cosa rende la quinta? Che cosa rende la settima? Come cammina la serie del tuono maggiore sì in ascendere, che in discendere? Quali sono nel tuono maggiore tutti gl'intervalli maggiori? Come cammina la serie del tuono minore? Quanti sono gl'intervalli minori proprj del tuono minore? Perchè tutti questi intervalli minori nella propria serie non si trovano che in discendere? Come si costruisce l'accordo perfetto del tuono maggiore, e quello del tuono minore? Perchè il tuono di C sol fa ut maggiore non ammette alcun accidente in chiave? Perchè quello di G sol re ut maggiore ammette un diesis in chiave al F fa ut? Qual'è di quest'ultimo il suo tuono minore derivato? Perchè il tuono di F fa ut maggiore ammette un bimolle in chiave al B mi? ecc.
Queste ed altre consimili interrogazioni da farsi allo scolaro, relativamente alle dimostrate teorie, debbono poi sempre più estendersi dal perito maestro giusta l'opportunità, e segnatamente intorno ai diversi intervalli, non che ai diversi tuoni sì maggiori, che minori, e tanto per diesis che per bimolle, addimandandogli perciò, nella serie di ciascun tuono, non solo la costruzione d'ogni intervallo in essa compreso per proprietà della medesima, ma la costruzione altresì d'ogni intervallo, che nella stessa serie può essere alterato per diminuzione, o per accrescimento.
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