Per la musica vocale da camera tutto il buon Gusto consiste nella più energica espressione, del sentimento, che la bella poesia ci presta appunto per diverse ariette da camera, e nel nel più leggiero, dolce e grazioso istrumentale accompagnamento delle medesime. Questo si riconosce d'ordinario di poche note formato, alcune volte co' più eleganti arpeggi; e non di rado con un seguito di semplici tripolette, ossiano terzine.
Passiamo alla musica teatrale, in cui appunto più che in altra spiegasi il moderno Gusto. In questa fa d'uopo considerare distintamente la grande sinfonia istrumentale, che si fa precedere alla rappresentazione dell'Opera; i diversi pezzi del canto a concerto; la musicale declamazione del recitativo; e finalmente la musica imitativa del ballo.
Il moderno Gusto della grande sinfonia istrumentale vuole principalmente l'impiego di varj e ben diversi strumenti. Oltre ai violini, viole, violoncelli, contrabbassi, oboè, corni da caccia e timpani, che già da qualche tempo formavano il complesso della grande sinfonia; in oggi vi s’impiegano, e con grande successo, i flauti, clarini, fagotti, trombe diritte ed altri diversi strumenti ancora. Vuole di più in essa il moderno Gusto, che gli strumenti principali, e segnatamente quelli da fiato, siano alternativamente interessati a sostenere la melodia colle più eleganti distribuzioni. A dir vero, sebbene un tale pezzo sia solamente istrumentale, pure aver dovrebbe una certa analogia colla intera musica del Dramma; dovrebbe esser diretto a far sentire almeno lo stile serio o buffo, allegro o mesto del Dramma stesso; ma il Gusto moderno in generale, ben lungi dal curare in tutto una tale analogia, si contenta piuttosto di preparare gli spettatori all'attenzione dell'Opera con un pezzo di lento movimento, d'ordinario breve, ma ben deciso però e ben marcato, e di risvegliarli quindi con altro pezzo di seguito tutto vivo e brillante.
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