Onde sceglier il tuono fa di mestieri conoscere nello strumento per cui si compone i diversi suoni del musicale sistema per la loro natura e qualità non solo, ma eziandio per quelle picciole alterazioni, che negl'intervalli de' medesimi vengono generate dal temperamento; giacchè questo varia non poco la costituzione de' tuoni ne' diversi strumenti mobili e stabili; ed altronde è noto che a proporzione delle varie alterazioni degl'intervalli noi ci sentiamo pur anche differentemente commossi. Qualunque sia però il temperamento ne' diversi strumenti, si riconosce in generale, che il tuono di C sol fa ut maggiore è quello che più d'ogn'altro conserva una certa naturalezza e nobiltà. Tutti i tuoni maggiori per bimolle si distinguono per la loro maestà e gravità; e quelli per diesis si riconoscono più brillanti e vivaci; quello di G sol re ut è gajo, quello di A la mi re più spiritoso ecc. Ne' tuoni minori si scorge d'ordinario un carattere tenero e patetico; ma quello di F fa ut riesce quasi affannoso, quello di G sol re ut più dolce, quello di D la sol re affettuoso; e così ancora tutti gli altri tuoni hanno la loro propria espressione, la quale debbesi ben distinguere onde valersene opportunamente all'uopo.
Il tempo musicale (il quale non è che un segno che si colloca vicino alla chiave per indicare una certa misura da osservarsi nel corso del dato pezzo) si distingue principalmente in pari ed in dispari. Il tempo pari è quello che divide la battuta in parti eguali tanto in battere che in levare: il dispari è quello che la divide in due terzi in battere ed in un terzo in levare.
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