Il giro della modulazione in questa chiusa č oltre modo elegante. Si riconosce in essa una successione di terze e di seste nelle due parti vocali rinforzate mai sempre dall'istrumentale con un ordine il pių bello, il pių chiaro, il pių elegante e con un'ottima coerenza al canto medesimo. Si osservi con quanta naturalezza dall'accordo del tuono principale si fa passaggio a quello della sesta suo derivato minore col mezzo dell'accordo di settima diminuita, e come poi dal suddetto tuono della sesta si discende con un salto di terza all'accordo del doppio impiego, per ascendere poscia alla quinta del tuono, onde far cadenza nell'indicato tuono principale. Qui colla parola origine nella parte di Agnese, e con quella aspetto nella parte di Uberto si vede che dall'accordo del tuono principale si passa inaspettatamente a quello di tritono relativo al tuono di G sol re ut minore. Il basso istrumentale dopo un quarto d'aspetto fa intendere il D la sol re nota fondamentale dell'accordo sensibile del suddetto tuono di G sol re ut minore; quindi ascende cromaticamente all'E la fa, per cui risulta un atto di cadenza rotta, e con altra ascesa cromatica all'E la mi si ha l'accordo di quinta falsa sopra la nota sensibile, per la quale colla maggior naturalezza si passa al tuono principale di F fa ut, in cui si prolunga la cadenza composta co' proprj accordi allo stesso tuono relativi, e con quelle riprese che sono necessarie onde rinforzare vie pių l'espressione e formare in somma una ben intesa cadenza finale.
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Agnese Uberto
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