Lat. 1. III, c. 6) intorno al numero, ai nomi ed alle opere loro, che io gli ho citati perloppił senza distinzione alcuna, sotto il generico e ben noto titolo della STORIA AUGUSTA.
STORIADELLA DECADENZA E ROVINA
DELL'IMPERO ROMANO
CAPITOLO I
Estensione e forza militare dell'Impero nel secolo degli Antonini.
Nel secondo secolo dell'Era cristiana, l'Impero di Roma comprendeva la parte pił bella della Terra, e la porzione pił civile del genere umano. Il valore, la disciplina, e l'antica rinomanza difendevano le frontiere di quella vasta monarchia. La gentile, ma potente influenza delle leggi e dei costumi aveva a poco a poco assodata l'unione delle province, i cui pacifici abitatori godevano ed abusavano dei vantaggi che nascono dalle ricchezze e dal lusso. Si conservava ancora, con decente rispetto, l'immagine di una libera costituzione; e l'autoritą sovrana apparentemente risedeva nel Senato romano, il quale affidava agl'Imperatori
[Dal 98. al 180.]tutta la potenza esecutiva del Governo. Nel felice corso di pił d'ottant'anni, la pubblica amministrazione fu regolata dalla virtł e dalla abilitą di Nerva, di Traiano, di Adriano, e dei due Antonini. In questo e nei due seguenti capitoli, descriveremo il prospero stato del loro Impero, ed esporremo le pił importanti circostanze della sua decadenza e rovina, dopo la morte di Marco Antonino; rivoluzione che sarą rammentata mai sempre, e della quale le nazioni della terra tuttor si risentono.
Le principali conquiste dei Romani furon terminate al tempo della Repubblica, e gl'Imperatori quasi tutti si contentarono di conservare quegli Stati, che la politica del Senato, l'attiva emulazione dei Consoli, ed il marziale entusiasmo del popolo avevano acquistati.
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