Nello stato originario d'indipendenza, que' fieri abitatori si tenevano intimamente collegati fra loro. Sotto il governo romano furono frequentemente uniti, e sono tuttora il patrimonio di una sola famiglia. Ora contengono la residenza di un Principe tedesco, che s'intitola Imperator de' Romani, e formano il centro non meno che la forza della potenza Austriaca. Non č inutile l'osservare, che eccettuata la Boemia, la Moravia, le frontiere settentrionali dell'Austria, ed una parte dell'Ungheria fra il Tibisco ed il Danubio, tutti gli altri dominj della Casa d'Austria erano contenuti nei confini dell'Impero romano.
La Dalmazia, a cui pił propriamente apparteneva il nome d'Illirico, era un tratto lungo, ma stretto, tra la Sava e l'Adriatico. La parte migliore della costa marittima, che ancora ritiene il suo antico nome, č una provincia dello Stato veneto, e la sede della piccola repubblica di Ragusa. Le parti interiori hanno i nomi schiavoni di Croazia e di Bosnia; la prima obbedisce a un governatore austriaco e la seconda ad un bassą turco; ma tutto il paese č ancora infestato dalle tribł dei Barbari, la cui selvaggia indipendenza segna irregolarmente il dubbio confine della potenza cristiana e maomettana(98).
Il Danubio, dopo aver ricevute le acque del Tibisco e della Sava, portava, almeno tra i Greci, il nome d'Istro(99). Prima divideva la Mesia e la Dacia, l'ultima delle quali, come abbiamo gią visto, fu una conquista di Traiano, e la sola provincia di lą dal fiume. Se noi esaminiamo lo stato presente di queste contrade, troveremo che alla sinistra del Danubio quella di Temisvar e la Transilvania sono state annesse dopo molte rivoluzioni alla corona dell'Ungheria; mentre i principati della Moldavia e della Valachia riconoscono l'alto dominio della Porta Ottomana.
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