Nei più remoti secoli dell'antichità, il Mondo era inegualmente diviso. L'Oriente era da tempo immemorabile in possesso delle arti e del lusso, mentre l'Occidente era abitato da rozzi e guerrieri Barbari, che o disprezzavano o ignoravano affatto l'agricoltura. Sotto la protezione di un governo assodato, le produzioni dei climi più felici, e l'industria delle nazioni più culte s'introdussero a poco a poco nelle parti occidentali dell'Europa; ed un libero ed util commercio incoraggiò i nazionali a moltiplicare i prodotti, e a migliorare le arti. Sarebbe quasi impossibile di numerare tutti i generi del regno o animale o vegetabile, che furono successivamente trasportati nell'Europa dall'Asia e dall'Egitto(202); ma non disconverrà al decoro, e molto meno all'utilità di una storia il toccar leggermente alcuni dei capi principali. I. Quasi tutti i fiori, l'erbe ed i frutti, che nascono nei nostri giardini europei, sono di estrazion forestiera, manifestata spesso dai lor nomi medesimi; la mela era nativa d'Italia, e quando i Romani ebber gustato il sapore più delicato dell'albicocca, della pesca, della melagranata, del cedro, dell'arancia, si compiacquero di dare a tutti questi nuovi frutti la comune denominazione di pomo, distinguendoli con aggiunger l'epiteto del loro paese.
II. Al tempo d'Omero la vite cresceva inculta in Sicilia, e forse ancora nel vicin continente: ma non era perfezionata dall'arte degli abitanti selvaggi, i quali non sapeano estrarre un liquore soave al gusto(203). Mille anni dopo, l'Italia potè vantarsi, che delle ottanta specie dei vini più generosi e celebri, più di due terzi eran prodotti dal proprio suolo(204). Questa pianta preziosa s'introdusse nella provincia narbonese della Gallia; ma al tempo di Strabone il freddo nella parte settentrionale delle Sevenne era così eccessivo, che si credeva impossibile di farvi maturare le uve(205). Questa difficoltà, non pertanto, a poco a poco fu superata; e vi è qualche ragione di credere che le vigne di Borgogna sieno d'antichità eguale al secolo degli Antonini(206). III. L'olivo, nel Mondo occidentale, era il compagno ed il simbolo della pace.
| |
Mondo Oriente Occidente Barbari Europa Europa Asia Egitto Italia Romani Omero Sicilia Italia Gallia Strabone Sevenne Borgogna Antonini Mondo
|