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      I vini pił squisiti, le vittime pił rare, ed i pił preziosi aromati si consumavano con profusione sull'ara. Intorno ad essa un coro di sirie donzelle intrecciava danze lascive al suono di barbari strumenti, mentre i pił gravi personaggi dello Stato e dell'esercito, vestiti di lunghe toghe fenicie, vi esercitavano le pił vili funzioni con uno zelo affettato, ed una indignazione secreta(462). Il fanatico Imperatore volle deporre in quel tempio, come nel centro comune della religione, gli Ancili, il Palladio(463), e tutti i sacri pegni del culto di Numa. Una moltitudine di divinitą inferiori, diversamente situate, corteggiava la maestą del Dio di Emesa; ma la sua Corte era ancora imperfetta, finchč una compagna di un ordine superiore non fosse ammessa entro il suo letto. Pallade era stata da principio eletta per sua consorte; ma temendosi che il guerriero aspetto di lei non atterrisse la molle delicatezza di un Nume della Siria, fu la Luna, che gli Affricani adoravano sotto il nome di Astarte, creduta pił conveniente per essere consorte del Sole. La immagine di questa, con le ricche offerte del suo tempio, come per dote, fu trasportata con solenne pompa da Cartagine a Roma, e il giorno di queste mistiche nozze fu generalmente celebrato nella Capitale e per tutto l'Impero(464).
      Un voluttuoso, che non abbia rinunziato alla ragione, segue con invariabil rispetto i moderati dettami della natura, ed accresce i diletti del senso col sociale commercio, coi dolci legami, e con i delicati colori del gusto e dell'immaginazione.


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Storia della decadenza e rovina dell'Impero Romano
Volume Primo
di Edoardo Gibbon
pagine 475

   





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