La dottrina e l'amore della giustizia divennero le sole raccomandazioni per gli uffizj civili, ed il valore e l'amore della disciplina, i soli requisiti per gli impieghi militari(477).
Ma la cura pił importante di Mammea e dei saggi suoi consiglieri fu l'educazione del giovane Imperatore, le cui qualitą personali doveano fare la felicitą, e la miseria del Mondo romano. La fertilitą del suolo secondava, e quasi preveniva la mano coltivatrice. L'eccellente intendimento di Alessandro lo persuase ben presto dei vantaggi della virtł, del piacere d'istruirsi, e della necessitą del lavoro. Una dolcezza ed una moderazione naturale lo preservarono dagli assalti della passione, e dalle attrattive del vizio. Il suo inviolabile rispetto per la madre, e la sua stima pel saggio Ulpiano difesero l'inesperta sua giovanezza dal veleno dell'adulazione.
La semplice descrizione delle giornaliere sue occupazioni presenta il bel quadro di un perfetto Monarca(478), e col dovuto riguardo alla differenza dei costumi, meriterebbe l'imitazione dei Principi moderni. All'alba si levava Alessandro: i primi momenti della sua giornata erano consacrati alla privata devozione, e la sua cappella domestica era ripiena delle immagini di quegli Eroi, che perfezionando e riformando l'umana vita, aveano meritata la grata venerazione della posteritą. Ma essendo egli persuaso, che il servire agli uomini era il culto pił grato agli Dei, impiegava la maggior parte della mattina nel suo Consiglio, dove discuteva i pubblici affari, e decideva le cause private con una pazienza, ed una saviezza superiori alla sua etą. L'amenitą della letteratura lo ricreava dalla noia degli affari; ed una parte del tempo era sempre riservata ai favoriti suoi studj della poesia, della storia e della filosofia.
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