Le audaci speranze dell'ambizione rimasero sciolte dal salutevole freno delle leggi e dei pregiudizj. Allora il più vile tra gli uomini poteva, senza essere tacciato di follia, sperare di innalzarsi col valore e colla fortuna ad un certo grado militare, nel quale un solo delitto lo rendesse capace di acquistare lo scettro del Mondo, strappandolo di mano ad un padrone debole ed aborrito. Dopo l'assassinio di Alessandro Severo, e l'innalzamento di Massimino, niuno Imperatore potè credersi sicuro sul trono, ed ogni barbaro contadino delle frontiere potè aspirare a quel posto augusto e pericoloso.
Trentadue anni in circa, prima di quell'evento, l'Imperatore Severo ritornando da una spedizione orientale, si fermò nella Tracia per celebrare con giuochi militari il giorno natalizio di Geta, suo figlio minore. Quei popoli corsero in folla a vedere il loro Sovrano, ed un giovane barbaro, di gigantesca statura, istantemente domandò nel suo rozzo dialetto il favore di essere ammesso a concorrere al premio della lotta. Siccome la dignità della disciplina sarebbe stata avvilita, se un pastor della Tracia avesse atterrato un soldato romano, lo fecero combattere con i più robusti servi del campo, sedici dei quali furono da lui successivamente abbattuti. Fu ricompensato il suo valore con alcuni piccoli doni, e con la permissione di arrolarsi nelle truppe. Il giorno dopo, quel fortunato barbaro si fece distinguere tra le altre reclute, esultando e saltando alla maniera del suo paese. Appena si accorse di essersi attirata l'attenzione dell'Imperatore, si trasse immantinente dietro al di lui cavallo, e lo seguitò a piedi in un lungo e rapido corso senza apparenza di stanchezza veruna.
| |
Mondo Alessandro Severo Massimino Imperatore Imperatore Severo Tracia Geta Sovrano Tracia Imperatore
|