Diversi deputati, scelti tra i Senatori o cavalieri pių illustri, furono spediti nel tempo stesso ai Governatori delle diverse province, per vivamente esortarli a correre al soccorso della patria, e per rammentare alle nazioni i loro antichi vincoli di amicizia col Senato e col popolo romano. Il rispetto generale, con il quale furono ricevuti quei Deputati, e lo zelo dell'Italia e delle province in favore del Senato provano bastantemente che, i sudditi di Massimino erano ridotti a quell'estreme angustie, nelle quali il popolo tutto ha pių da temere dall'oppressione, che dalla resistenza. L'evidenza di questa trista veritā inspira un grado di furore costante, che raramente si trova in quelle guerre civili, le quali si sostengono artificiosamente in servigio di pochi capi sediziosi ed intraprendenti(549).
Ma nel tempo che con ardore sė grande era la causa dei Gordiani abbracciata, pių non vivevano i Gordiani. La debole Corte di Cartagine fu spaventata dal celere arrivo di Capeliano, Governatore della Mauritania, che con una piccola truppa di veterani, ed una armata di Barbari feroci assalė quella fedele ma imbelle provincia. Il giovane Gordiano usci per incontrare il nemico alla testa di poche guardie e di una indisciplinata moltitudine, allevata nel pacifico lusso di Cartagine. Il suo inutil valore servė soltanto a procurargli una morte onorevole sul campo di battaglia. Il vecchio suo padre, dopo avere regnato soli trentasei giorni, si tolse la vita alla prima nuova della disfatta.
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