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      Il primo consiglio dei Magi fu conveniente all'indole insociabile della lor religione(610), all'uso degli antichi Re(611), ed anche all'esempio del loro legislatore, che era caduto vittima di una guerra di religione, suscitata dall'intollerante suo zelo(612). Artaserse con un editto proibė severamente l'esercizio di ogni altro culto, fuor quello di Zoroastro. I tempj dei Parti, ed i simulacri dei loro divinizzati monarchi, furono ignominiosamente abbattuti(613). La spada di Aristotile (tale era il nome dato dagli Orientali al politeismo ed alla filosofia dei Greci) fu facilmente spezzata(614); le fiamme della persecuzione distrussero ben presto i pių ostinati Ebrei e Cristiani(615), nč fu perdonato agli eretici della propria nazione e religione. La maestā di Ormusd, ch'era gelosa di un rivale, fu secondata dal dispotismo di Artaserse, che non potea soffrire un ribelle; e gli scismatici di tutto quel vasto impero furono in breve ridotti allo spregevole numero di ottantamila(616). Questo spirito di persecuzione copre di disonore la religione di Zoroastro; ma siccome non produsse veruna turbolenza civile, servė a fortificare la nuova monarchia, unendo tutti i diversi abitatori della Persia col il legame dello zelo di religione.
      II. Artaserse, con il suo valore e la sua condotta, avea tolto lo scettro dell'Oriente all'antica reale famiglia dei Parti. Restava ancora la pių difficile impresa di stabilire per tutta la vasta estensione della Persia un'amministrazione vigorosa ed uniforme.


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Storia della decadenza e rovina dell'Impero Romano
Volume Primo
di Edoardo Gibbon
pagine 475

   





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