Seguitavano essi l'ignoto corso del fiume, confidando nel loro valore, e disprezzando qualunque forza potesse opporsi ai loro progressi.
I primi a presentarsi furono i Bastarni ed i Venedi, ed il fiore della loro gioventù, o per elezione o per forza, si unì all'armata dei Goti. I Bastarni abitavano sulle falde settentrionali dei monti Carpazj; e l'immenso tratto di terra, che li divideva dai selvaggi della Finlandia, era occupato, o devastato, per meglio dire, dai Venedi(754). Vi sono buone ragioni per credere, che i Bastarni, i quali si distinsero nella guerra Macedonica(755), e si divisero poi nelle formidabili tribù dei Peucini, dei Borani, dei Carpi ec, discendessero dai Germani. Con ragioni più autentiche poi si possono credere di origine sarmatica i Venedi, che nei secoli di mezzo si rendettero tanto famosi(756). Ma la confusione del sangue e dei costumi su quella incerta frontiera tiene spesso dubbiosi gli osservatori più esatti(757). A misura che i Goti s'innoltrarono verso l'Eusino, incontrarono una più pura stirpe di Sarmati, gli Iazigi, gli Alani, ed i Rossolani; ed essi furono probabilmente i primi Germani che vedessero le foci del Boristene e del Tanai. Se noi esaminiamo le distintive caratteristiche dei Germani e dei Sarmati, vedremo che queste due numerose porzioni del genere umano si distinguevano principalmente per le fisse capanne o le tende movibili, per l'abito stretto o sciolto, per l'unità o la moltiplicità delle mogli, per la forza militare, consistente per la maggior parte o nell'infanteria o nella cavalleria; e sopra tutto per l'uso della lingua teutonica o della schiavona; l'ultima delle quali si è, per le conquiste, estesa dai confini dell'Italia alle vicinanze del Giappone.
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