Non possiamo per altro obbliare che il Tempio di Diana in Efeso, dopo essere risorto con maggiore splendidezza da sette successivi infortunj(860), fu in fine bruciato dai Goti nella terza loro navale invasione. Le arti della Grecia, e l'opulenza dell'Asia si erano unite ad erigere quella sacra e magnifica fabbrica. Centoventisette colonne di marmo d'ordine ionico la sostenevano. Erano tutte doni dei devoti Monarchi, ed aveano ciascuna sessanta piedi di altezza. L'altare era adorno delle maestrevoli sculture di Prassitele, che forse dalle favorite leggende del luogo aveva scelto a rappresentarvi i divini figliuoli di Latona, il nascondimento di Apollo dopo la strage dei Ciclopi, e la clemenza di Bacco verso le vinte Amazzoni(861). La lunghezza per altro del Tempio di Efeso era solamente di quattrocentoventicinque piedi; quasi due terzi di quella, che ha la Chiesa di S. Pietro in Roma(862). Nelle altre dimensioni era ancor pił inferiore a questa sublime produzione della moderna architettura. Le distese braccia di una Croce Cristiana richiedono un'ampiezza assai maggiore dei bislunghi Tempj dei Pagani; e i pił arditi artisti dell'antichitą stati sarieno atterriti dalla proposizione d'innalzare in aria una cupola della grandezza e delle proporzioni del Panteon. Era per altro il Tempio di Diana riguardato come una delle maraviglie del Mondo. Ne aveano i successivi Imperj dei Persiani, dei Macedoni e dei Romani venerata la santitą, ed arricchito lo splendore(863). Ma i barbari selvaggi del Baltico, privi di gusto per le belle arti, disprezzavano gl'ideali terrori di una straniera superstizione(864).
| |
Tempio Diana Efeso Goti Grecia Asia Monarchi Prassitele Latona Apollo Ciclopi Bacco Amazzoni Tempio Efeso Chiesa S. Pietro Roma Croce Cristiana Tempj Pagani Panteon Tempio Diana Mondo Imperj Persiani Macedoni Romani Baltico
|