(44) Dione l. LXXI Stor. Aug. in Marco. Le vittorie riportate sui Parti han fatto nascere una folla di relazioni, e Luciano ha salvati dall'obblio i loro dispregevoli autori in una satira molto ingegnosa.
(45) Il più povero soldato possedeva più di 1800 pavoli, (ved. Dionigi d'Alicarn. IV 71) somma considerabile in un tempo, in cui sì rara era la specie, che un'oncia d'argento valeva 70 libbre di rame. La plebaglia, stata per l'antica costituzione esclusa dal servizio militare, fu senza riguardo ammessa da Mario. Vedi Sallustio, Guerra di Giugurta c. 91.
(46) Cesare compose una legione detta Alauda, Lodola, di Galli e di stranieri; ma fece questo nei tempi licenziosi delle guerre civili; e dopo le sue vittorie diè loro per ricompensa il diritto di cittadini romani.
(47) Ved. Vegezio, de re militari, l. I c. 2, 7.
(48) Nell'originale "dalla". [Nota per l'edizione elettronica Manuzio]
(49) Il giuramento di fedeltà che l'Imperatore esigeva dalle truppe, era rinnovato ogni anno il primo di gennaio.
(50) Tacito chiama le Aquile romane Bellorum Deos. Riposte in una cappella in mezzo al campo, erano esse adorate dai soldati al pari delle altre divinità.
(51) Vedi Gronovio de pecunia vetere, l. III p. 120 ec. L'Imperator Domiziano accrebbe l'annua paga dei legionarj sino a dodici pezze d'oro, circa venti zecchini nostrali. Questa paga si aumentò in appresso insensibilmente, secondo il progresso del governo militare e della ricchezza dello Stato. Dopo venti anni di servizio i Veterani ricevevano tremila danari, dugento zecchini in circa, o una porzione di terra equivalente a questa somma.
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