Nel secolo in cui scriveva Vegezio, fu ridotta ad un piede, o ancora a 9 pollici. Io ho presa la media.
(61) Sulle armi dei legionari ved. Giusto Lipsio, de militia romana, lib. III c. 2 e 7.
(62) Vedasi il bel paragone di Virgilio, Georg. l. II v. 279.
(63) M. Guichard, Memorie militari tom. I c. 4 e nuove Memorie tom. I p. 293, 311, ha trattato questo soggetto da uomo dotto e da uffiziale esperto.
(64) Ved. la tattica di Arriano. Questo autore greco, appassionato per le istituzioni patrie, ha voluto piuttosto descrivere la falange a lui nota solo per gli scritti degli antichi, che le legioni da esso comandate.
(65) Polib. l. XVII.
(66) Vegezio, de re militari, l. II c. 6. La sua positiva testimonianza, che potrebbe ancora essere avvalorata da circostanze evidenti, dovrebbe impor silenzio a quei critici che ricusano alla Legione Imperiale il suo corpo di cavalleria.
(67) Ved. Tito Livio quasi in ogni pagina, e segnatamente l. XLII 6.
(68) Plinio Stor. nat. XXXIII 2. Il vero senso di questo passo molto curioso è stato trovato e schiarito da M. di Beaufort. Rep. Romaine, l. II 2.
(69) Orazio ed Agricola ce ne danno un esempio. Sembra che questo costume fosse un vizio nella disciplina romana. Adriano procurò di rimediarvi, fissando l'età necessaria per esser Tribuno.
(70) Vedasi la tattica di Arriano.
(71) Tale era in particolare lo stato dei Batavi. Vedi Tacito, Costumi de' Germani, c. 29.
(72) Marco Aurelio, dopo aver vinto i Quadi ed i Marcomanni, li obbligò a fornirgli un considerabil corpo di truppe, che subito spedì nella Britannia.
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