Plutarco ed Appiano fanno ascendere il numero delle tribù fino a tre o quattrocento.
(90) D'Anville, Notizia della Gallia antica.
(91) Storia di Manchester scritta di Whitaker vol. 1 c. 3.
(92) I Veneti d'Italia, benchè spesso confusi con i Galli, eran probabilmente Illirici di origine. Ved. M. Freret Memorie dell'Accademia delle Iscrizioni Tom. XVIII.
(93) Maffei Verona illustrata lib. I.
(94) Il primo contrapposto fu osservato anche dagli antichi (ved. Floro 1. l. II.) il secondo salta agli occhi d'ogni viaggiatore moderno.
(95) Plinio Stor. Nat. lib. III. Segue la division dell'Italia fatta da Augusto.
(96) Tournefort, viaggio della Grecia, e dell'Asia minore, lettera XVIII.
(97) Il nome d'Illiria originariamente apparteneva alle coste del mare Adriatico. I Romani lo estesero a poco a poco dalle Alpi fino al Ponto Eusino. Ved. Severini Pannonia, L. I. c. 3
(98) Un viaggiator veneziano, l'Abate Fortis, ha data recentemente una descrizione di queste oscure contrade. Ma la geografia e le antichità dell'Illiria occidentale non si possono sperare se non dalla munificenza dell'Imperatore che n'è il Sovrano.
(99) La Sava nasce vicino al confini dell'Istria. I Greci dei primi secoli la riguardavano come il ramo principale del Danubio.
(100) Ved. Il Periplo d'Arriano. Questo autore avea esaminate le coste del Ponto Eusino quando era governatore della Cappadocia.
(101) Il progresso della religione è ben noto. L'uso delle lettere s'introdusse tra i Selvaggi dell'Europa quindici secoli circa avanti Gesù Cristo, e gli Europei le portarono in America quindici secoli dopo la sua nascita.
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