Il savio Imperatore lo avvertì solamente della sua gioventù, e della sua inesperienza. Stor. Aug. pag. 55.
(335) Oggi il Vescovato di Liegi. Questo soldato probabilmente era uno delle guardie batave a cavallo, che per la maggior parte si reclutavano nel Ducato di Gueldria, e nei contorni, ed erano rinomate per il loro valore, e pel coraggio con che traversavano a cavallo nuotando i fiumi i più larghi e più ripidi, Tacit. Stor. IV 12; Dione lib. LV p. 797; Giusto Lipsio De magnitudine Romana lib. I cap. 4.
(336) Dione lib. LXXIII p. 1232; Erodiano l. II p. 60. Stor. Aug. p. 58; Vittore in Epitom. et in Caesaribus, Eutropio VIII 16.
(337) Il loro numero era originariamente di 9, o 10 mila uomini (giacchè Tacito, e Dione qui non concordano) divisi in altrettante coorti. Vitellio lo portò fino a 16 mila, e, per quanto si può ricavare dalle iscrizioni, questo numero in appresso non fu giammai molto minore. Ved. Giusto Lipsio De magnitudine romana. I. 4.
(338) Sveton. in August. cap. 49.
(339) Tacito Ann. IV 2. Sveton. in Tib. cap. 37. Dione Cassio lib. LVII p. 867.
(340) Nella guerra civile tra Vitellio e Vespasiano il campo dei Pretoriani fu assalito, e difeso con tutte le macchine solite a usarsi nell'assedio delle città meglio fortificate. Tacito Stor. III 4.
(341) Vicino alle mura della città su i monti Quirinale e Viminale. Vedi Nardini, Roma antica p. 174. Donato De Roma antiqua p. 46.
(342) Claudio, che i soldati aveano innalzato all'Impero, fu il primo, che lor facesse un donativo.
| |
Imperatore Vescovato Liegi Ducato Gueldria Tacit Dione Giusto Lipsio De Romana Dione Erodiano Vittore Epitom Caesaribus Eutropio VIII Tacito Dione Lipsio De Sveton August Tacito Ann Tib Cassio Vitellio Vespasiano Pretoriani Stor Quirinale Viminale Nardini Roma De Roma Claudio Impero
|