(490) Secondo l'esatto Dionigi di Alicarnasso, la cittą stessa non era lontana da Roma che cento stadi (circa quattro leghe), benchč alcuni posti avanzati potessero estendersi pił in lą verso l'Etruria. Nardini ha confutato in un trattato particolare e, l'opinione ricevuta e l'autoritą di due Papi, che ponevano Veia ove č ora Civita Castellana; questo erudito crede che quell'antica cittą fosse situata in un piccolo luogo chiamato Isola, a mezza strada da Roma al lago Bracciano.
(491) Vedi Tito Livio l. IV e V. Nel censo dei Romani si proporzionavano esattamente i beni e la facoltą, e la tassa.
(492) Plinio Stor. Nat. l. XXXIII c. 3. Cicerone De officiis II 22. Plutarco vita di Paolo Emilio) p. 375.
(493) Vedi una bella descrizione di questi tesori accumulati nella Farsaglia di Lucano l. III v. 155 ec.
(494) Tacito Ann. I 2. Sembra che questo registro esistesse al tempo di Appiano.
(495) Plutarco, vita di Pompeo p. 642.
(496) Strabone l. XVII p. 798.
(497) Velleio Patercolo l. II c. 39. Questo autore pare che dia la preferenza alla rendita della Gallia.
(498) I talenti Euboici, Fenicj, ed Alessandrini pesavano il doppio dei talenti Attici. Vedi Hooper intorno i pesi e le misure degli antichi p. IV. c. 5. Č probabile che il medesimo talento fosse portato da Tiro a Cartagine.
(499) Polibio l. XV c. 2.
(500) Appiano in Punicis p. 84.
(501) Diodoro di Sicilia l. V. Cadice fu fabbricata dai Fenicj, un poco pił di mille anni avanti la nascita di Gesł Cristo. Vedi Velleio Patercolo l. 2.
(502) Strabone l. III p. 148.
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