(751) Giornandes, c. 13, 14.
(752) Gli Eruli, e gli Uregundi, o Burgundi, sono specialmente menzionati. Ved. Mascovio, Storia dei Germani, l. V. Un passo della Stor. Aug. p. 28 sembra alludere a questa grande emigrazione. La guerra Marcomannica fu in parte cagionata dalla furia delle barbare tribù, che fuggivano dinanzi alle armi dei Barbari più settentrionali.
(753) D'Anville, Geografia antica, alla terza parte della incomparabile sua carta dell'Europa.
(754) Tacit. German. c. 46.
(755) Cluver. Germania Anti. l. III c. 43.
(756) I Venedi, gli Havi, e gli Antes, erano le tre gran tribù
del medesimo popolo. Giornandes. c. 24.
(757) Tacito merita sicuramente questo titolo, e perfino la cauta sua sospensione è una prova delle diligenti ricerche da esso fatte.
(758) La Storia Genealogica dei Tartari, p. 593. M. Bell (Vol. II p. 379) traversò l'Ucrania nel suo viaggio da Pietroburgo a Costantinopoli. L'aspetto moderno del paese è una giusta rappresentazione dell'antico, giacchè nelle mani dei Cosacchi rimane tuttavia nello stato di natura.
(759) Nel 16 Capit. di Giornandes, in vece di secundo Maesiam, possiamo azzardarci a sostituire secundam, la seconda Mesia, di cui Marcianopoli era certamente la Capitale. Vedi Ierocle de Provinciis, e Wesseling ad locum p. 636. Itinerar. È sorprendente come questo palpabile errore del copista sfuggisse alla giudiziosa correzione di Grozio.
(760) Il luogo è tuttavia detto Nicopo. Il piccol fiume, sulle cui sponde era posto, sbocca nel Danubio. Geografia antica, tom.
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