XVIII.
(800) Molto probabilmente sotto il regno di Gordiano, per una accidentale circostanza pienamente discussa da Tillemont, tom. III, p. 710, 1181.
(801) Plinio Stor. Nat. XVII. I panegiristi frequentemente alludono alle paludi dei Franchi.
(802) Tacit. German. c. 30, 7.
(803) Nei tempi susseguenti vengono all'occasione ricordatimolti di questi vecchi nomi. Vedine alcuni vestigj in Cluver.
Germ. Antiq. L. III.
(804) Simler de Republ. Helvet. cum notis Fuselin.
(805) Zosimo l. I, p. 27.
(806) M. de Brequigny (nelle memorie dell'Accademia, tom. XXX) ci ha dato una molto curiosa vita di Postumo. Una serie della Storia Augusta, per mezzo di medaglie ed iscrizioni, è stata più di una volta progettata, e ve n'è tuttavia gran bisogno.
(807) Aurel. Vittore, c. 33. Invece di pene direpto il senso e l'espressione esigono deleto, benchè veramente, per diverse ragioni è ugualmente difficile correggere il testo dei migliori scrittori, che quel dei peggiori.
(808) Al tempo di Ausonio, sul fine del quarto secolo, Ilerda o Lerida era in uno stato molto rovinoso, (Ausonio, Epist. XXV, 58) che probabilmente era la conseguenza di questa invasione.
(809) Si è perciò Valesio ingannato supponendo che i Franchi invadessero la Spagna per mare.
(810) Aurel. Vittore, Eutrop. XX, 6.
(811) Tacit. German. 38.
(812) Cluver. German. Antiq. III 15.
(813) Sic Suevi a caeteris Germanis, sic Suevorum ingenui a servis separantur. Orgogliosa separazione.
(814) Caesar in Bello Gallico. IV, 7.
(815) Vittore in Caracal. Dione Cassio.
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